La terapia dei colori può essere vista come un approccio di benessere psico-fisico, un insieme di trattamenti volti a ristabilire un equilibrio compromesso da una qualsiasi causa, utilizzando diverse combinazioni di colori e tonalità a scopo terapeutico.
Per l’uomo la vista è il più importante dei cinque sensi, il più studiato dalla psicologia e oggetto di dibattito storico della filosofia. Il “che cosa vediamo?” è la domanda che probabilmente più tormenta gli studiosi della percezione (e non solo).
Wittgenstein, filosofo, ha condensato la questione in una frase: “Certe cose del vedere ci sembrano enigmatiche, perché l’intero vedere non ci sembra sufficientemente enigmatico”.
In poche parole, pochi sono quelli che (se non addirittura nessuno) potrebbero mettere la mano sul fuoco del rispondere alla domanda ”che cosa vediamo?”.
SIGNIFICATO DEL TERMINE “CROMOTERAPIA”
La terapia dei colori può essere vista come un approccio di benessere psico-fisico, un insieme di trattamenti volti a ristabilire un equilibrio compromesso da una qualsiasi causa, utilizzando diverse combinazioni di colori e tonalità a scopo terapeutico.
Per l’utilizzo dei colori ai fini terapeutici esistono diverse metodologie:
• Somministrazione del colore tramite irradiazione luminosa (il bagno di colore);
• Visualizzazione e respirazione del colore (tecnica nota a chi ha un minimo di istruzione meditativa). Partendo dal presupposto che il colore è ciò che la mente percepisce e come ad esso risponde, anche l’immaginare il colore (o utilizzare il colore del bagno di luce) e respirarlo è un ottimo metodo per la terapia;
• Cromopuntura: il colore viene trasmesso al corpo del ricevente tramite un pennino con punta luminosa in particolari punti energetici (che si trovano sui meridiani);
• Acqua solarizzata: ciò che viene esposto all’irraggiamento di colore è l’acqua, poi introdotta nell’organismo (bevendola, ad esempio);
• Cromodieta: in questo caso ciò che viene utilizzato è il colore che la natura offre, e quindi selezionando gli alimenti in base al colore;
• Abbigliamento colorato: indossare i capi del colore adatto a stimolare certe funzioni.
COSA SONO I COLORI SECONDO LE DEFINIZIONI DELLA SCIENZA DELLA VISONE E DEL COGNITIVISMO IN GENERE
"Propriamente parlando, i raggi non sono colorati. In essi non c'è niente altro che un certo potere e disposizione a dare la sensazione di questo o quel colore… Quindi i colori negli oggetti non sono altro che una disposizione a riflettere questa o quella sorta di raggi più delle altre."
(Isaac Newton)
Se provassimo a fare un esperimento chiedendo per strada il perché l’erba è verde o il sangue è rosso, probabilmente la risposta delle persone sarebbe che è così perché gli oggetti SONO COLORATI.
Questa è l’opinione comune, ma le cose non stanno così. Ciò che percepiamo ha caratteristiche cromatiche soggettive, e non oggettive, cioè il colore è una proprietà psicologica delle nostre esperienze visive, ottenute osservando gli oggetti e le luci, non una proprietà fisica di questi oggetti o luci.
Il colore è, secondo la psicologia cognitiva, il risultato della complessa interazione tra la luce disponibile nell'ambiente fisico e il sistema visivo. Nessuno sa esattamente ciò che un altro essere vede, si possono solo fare delle supposizioni supportate dalla probabilità. Il comunicare cosa si vede si basa su delle convenzioni, il linguaggio ad esempio, che sono anch’esse oggetto di indagine.
"I sensi esterni esercitano una doppia funzione, ci fanno sentire e ci fanno percepire. Ci forniscono diverse sensazioni, alcune piacevoli, altre spiacevoli o indifferenti. Nello stesso tempo ci danno una concezione e una irresistibile credenza nell’esistenza degli oggetti esterni."
(Thomas Reid, “Saggi sui poteri intellettuali dell’Uomo”)
Ciò che Reid tentò di trasmettere era la differenza tra il sentire qualcosa (sfera soggettiva, auto centrica) e il percepire qualcosa (sfera oggettiva, allocentrica). Sono due atteggiamenti diversi rispetto all’ambiente, volti comunque ad ottenere il medesimo risultato: l’adattamento ottimale dell’organismo.
L’essere umano ha sviluppato invece un organo sensorio adibito alla captazione della luce come input: l’occhio. L’occhio trasmette poi, senza giudicare, l’informazione così com’è al cervello che trasforma ciò che riceve in indicazioni comportamentali per il corpo.
COS'E' E COME SI USA IL BAGNO DI LUCE?
La pelle viene esposta direttamente alla luce colorata, esponendo in particolare la parte del corpo da trattare o il corpo interno, prima la parte posteriore e poi quella anteriore. Il tempo di esposizione varia a seconda del disturbo da trattare, mentre il numero di esposizioni è in media di due al giorno, ma possono essere fatte anche più esposizioni brevi per ottenere un risultato più profondo.
Ciò che è importante, nel caso di un colore unico, è di che colore si tratti. Nel caso invece dei programmi già impostati, non esiste il problema della regolazione del tempo, in quanto già prevista dal ciclo.
L’uomo è al tempo stesso materia ed energia ed è fondamentale capire l’importanza e la differenziazione degli organi del corpo umano e come in realtà essi siano la medesima materia differenziata in base ad uno stato vibrazionale.
Durante il bagno di luce ciò che viene sollecitato è anche il senso della vista, collegato come il precedente in un Orbis (fegato-muscoli-vista-vescica biliare) e all’emozione della rabbia. Già si nota che le aree interessate sono di fondamentale importanza per il benessere di tutto l’organismo, in quanto una persona triste e arrabbiata tende a creare una situazione di squilibro volta all’autodistruzione.
Ma ogni persona è a sé e non è detto che la causa parta da una sensazione di tristezza.
Infatti il via può essere dato anche da una delle altre tre Orbis (la prima costituita da cuore/cervello-nervi-parola-intestino tenue; la seconda reni/vescica urinaria-gonadi-ossa-udito; la terza tessuto connettivo-linfa-stomaco-milza), per un totale di 5 corrispondenti ai 5 elementi della tradizione cinese.
UTILIZZO DEI COLORI PRINCIPALI IN CROMOTERAPIA
La cromoterapia è un valido strumento per il benessere e per la cura di notevoli disequilibri a cui tutti andiamo soggetti, ma non può mai sostituirsi integralmente al parere del medico o alle cure che possono venire prescritte.
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